Time slipsGli ospiti del Centro diurno Alzheimer inventano una storia
27-01-2023 12:24 - Le nostre news
C’erano una volta due canguri nel deserto del Sahara
Fonte: animazione
La storia si intitola “Due canguri fortunati”. L’hanno inventata Lidia, Maria Grazia, Eufemia, Immacolata, Diva, Astrid e Cristina, ospiti del Centro diurno Alzheimer, in una seduta di Time slips, metodo di scrittura creativa molto gradito al gruppo e proposto nei programmi di animazione e socializzazione rivolti agli utenti del Centro. Fu Anne Basting, negli anni novanta, all’Università del Wisconsin a sviluppare un progetto che permettesse ai pazienti con demenza, per i quali le capacità cognitive e mnemoniche risultavano compromesse, di coltivare liberamente immaginazione e creatività: forget memory, try immagination . Nacque così Time slips, Il tempo scorre.
Durante l'attività gli ospiti osservano un’immagine priva di riferimenti a contesti familiari e quotidiani, svincolata da confini emotivi e richiami autobiografici, e danno inizio alla narrazione, spontanea o stimolata da domande aperte dell’operatrice, che, nella successione degli interventi dà vita a un racconto corale. L’immagine scelta stavolta per la nostra storia, che potete leggere in una foto a corredo dell'articolo, rappresenta due canguri. Due canguri che gli ospiti hanno condotto prima nel deserto del Sahara, poi in fuga dai bracconieri, infine al riparo in un’oasi.
Durante l'attività gli ospiti osservano un’immagine priva di riferimenti a contesti familiari e quotidiani, svincolata da confini emotivi e richiami autobiografici, e danno inizio alla narrazione, spontanea o stimolata da domande aperte dell’operatrice, che, nella successione degli interventi dà vita a un racconto corale. L’immagine scelta stavolta per la nostra storia, che potete leggere in una foto a corredo dell'articolo, rappresenta due canguri. Due canguri che gli ospiti hanno condotto prima nel deserto del Sahara, poi in fuga dai bracconieri, infine al riparo in un’oasi.
Alla seduta di Time slips ha partecipato anche Martina, stagista della facoltà di Scienze dell'Educazione.
E’ stata redatta, in un contesto di aggregazione e di comunicazione, in cui ogni espressione viene accreditata e trascritta, un’altra pagina di letteratura del tutto è possibile, percorrendo i terreni inesplorati dell’immaginazione. Ricordando George Bernard Shaw: “Alcuni uomini vedono le cose per come sono e chiedono Perché? Io oso sognare cose che non sono mai state e dico Perché no?”.
E’ stata redatta, in un contesto di aggregazione e di comunicazione, in cui ogni espressione viene accreditata e trascritta, un’altra pagina di letteratura del tutto è possibile, percorrendo i terreni inesplorati dell’immaginazione. Ricordando George Bernard Shaw: “Alcuni uomini vedono le cose per come sono e chiedono Perché? Io oso sognare cose che non sono mai state e dico Perché no?”.
Fonte: animazione