Oggi frittelle di farina di castagne Al Centro Alzheimer sapori d'autunno
04-11-2022 16:22 - Le nostre news
Attività di cucina, dalla tradizione alla tavola
Fonte: animazione
Occorrono soltanto acqua, un pizzico di sale e farina. Di castagne. Rosanna, operatrice del Centro diurno Alzheimer, insieme a un gruppo di ospiti, prepara l’impasto, della giusta consistenza né troppo liquido né troppo denso, lo versa a cucchiaiate in padella, poi lo gira per completarne la cottura da entrambi i lati, et voilà frittelle di castagne e bollenti, come si chiamano da queste parti, con l’aggiunta di ricotta fresca, sono pronti per una golosa merenda.
L’attività di cucina, inserita nel programma di animazione e di socializzazione del Centro, è molto gradita agli ospiti. Crea occasioni di aggregazione e di convivialità, stimola le capacità cognitive e oculo-manuali e accresce autostima, autoefficacia e soddisfazione nella degustazione del cibo confezionato.
“Una merenda autunnale- dice Cristina- squisita”, “Le abbiamo sempre fatte le frittelle con la farina di castagne- aggiunge Maria Grazia-anche da bambina non vedevo l’ora di mangiarle”; calde e profumate le frittelle sono state accolte con entusiasmo anche da chi, tra gli, ospiti non è più capace di produrre un linguaggio fluente e la comunicazione percorre prevalentemente i canali sensoriali.
Un richiamo alla tradizione, ai frutti autunnali e ai cibi del territorio è un veicolo che conduce gli ospiti in un viaggio a ritroso nella loro storia personale, attraverso conoscenze e esperienze vissute, attraverso un benefico esercizio della memoria, spesso confusa ma preziosa e che sa di buono, come le nostre frittelle.
“Agli ospiti piace cucinare- specificano Marisa e Antonella, la coordinatrice del Centro- prepariamo con loro torte, macedonie, crostini, merende di vario genere. E’ un modo piacevole per occuparli e attivare le abilità che ancora possiedono”.
E mentre alcuni ospiti si stanno domandando se siano più buoni le frittelle o i bollenti, altri pensano già alla prossima ricetta, il castagnaccio con pinoli, uvette e rosmarino. Che dire? Ottima idea.
L’attività di cucina, inserita nel programma di animazione e di socializzazione del Centro, è molto gradita agli ospiti. Crea occasioni di aggregazione e di convivialità, stimola le capacità cognitive e oculo-manuali e accresce autostima, autoefficacia e soddisfazione nella degustazione del cibo confezionato.
“Una merenda autunnale- dice Cristina- squisita”, “Le abbiamo sempre fatte le frittelle con la farina di castagne- aggiunge Maria Grazia-anche da bambina non vedevo l’ora di mangiarle”; calde e profumate le frittelle sono state accolte con entusiasmo anche da chi, tra gli, ospiti non è più capace di produrre un linguaggio fluente e la comunicazione percorre prevalentemente i canali sensoriali.
Un richiamo alla tradizione, ai frutti autunnali e ai cibi del territorio è un veicolo che conduce gli ospiti in un viaggio a ritroso nella loro storia personale, attraverso conoscenze e esperienze vissute, attraverso un benefico esercizio della memoria, spesso confusa ma preziosa e che sa di buono, come le nostre frittelle.
“Agli ospiti piace cucinare- specificano Marisa e Antonella, la coordinatrice del Centro- prepariamo con loro torte, macedonie, crostini, merende di vario genere. E’ un modo piacevole per occuparli e attivare le abilità che ancora possiedono”.
E mentre alcuni ospiti si stanno domandando se siano più buoni le frittelle o i bollenti, altri pensano già alla prossima ricetta, il castagnaccio con pinoli, uvette e rosmarino. Che dire? Ottima idea.
Fonte: animazione