"La zucca paura" ...Halloween come si festeggiava una volta
25-10-2022 19:13 - Le nostre news
L'Haulin … come si festeggiava un tempo nei paesi a monte
La preparazione dei calendari del mese di ottobre per i saloni della nostra struttura, ha fornito agli Ospiti vari spunti di riferimento spaziali, temporali e relazionali con molti argomenti di conversazione nei vari gruppi di attività.
La rappresentazione di questo mese è ricca di colori caldi con i quali sono stati realizzati i prodotti offerti dalla natura in questo periodo dell'anno: le pigne d'uva, le foglie autunnali, le castagne, ecc.
Particolarmente vivace e divertente è stata l'esecuzione delle zucche, per lo più arancioni ma anche gialle e rosse, realizzate tramite l'applicazione di tecniche miste quali: palline di carta crespa, lana e cartoncino, matite, pennarelli e pennelli che hanno aggiunto nuovi effetti cromatici alle pareti.
La zucca è stata scelta come simbolo ricorrente nei ricordi di alcuni Ospiti, originari dei paesi a monte, che hanno raccontano la tradizione della “zucca della paura”, come era chiamata da alcuni di loro.
Nelle narrazioni, nei giorni precedenti la festività di Ognissanti, le zucche venivano svuotate ed intagliate per creare così facce grottesche e paurose che, illuminate all'interno da una candela, venivano poste sul davanzale della finestra di casa. Esse possedevano una funzione positiva e bene augurante e, nonostante l'aspetto poco rassicurante, servivano ad allontanare le paure e fare divertire i bambini.
E loro, infatti, si divertivano e tanto ” …anche se a quei tempi Haulin non lo conosceva nessuno…”
Con i più curiosi, ci siamo documentati sulle origini della tradizione, simile alla nostra, in uso nei paesi anglosassoni, così lontani dalla nostra realtà rurale.
Ispirati dalla ricerca, si è deciso di realizzare un elaborato dedicato alla ricorrenza, con i simboli dei differenti usi e costumi, al celebre motto di “Dolcetto o scherzetto?”
La preparazione dei calendari del mese di ottobre per i saloni della nostra struttura, ha fornito agli Ospiti vari spunti di riferimento spaziali, temporali e relazionali con molti argomenti di conversazione nei vari gruppi di attività.
La rappresentazione di questo mese è ricca di colori caldi con i quali sono stati realizzati i prodotti offerti dalla natura in questo periodo dell'anno: le pigne d'uva, le foglie autunnali, le castagne, ecc.
Particolarmente vivace e divertente è stata l'esecuzione delle zucche, per lo più arancioni ma anche gialle e rosse, realizzate tramite l'applicazione di tecniche miste quali: palline di carta crespa, lana e cartoncino, matite, pennarelli e pennelli che hanno aggiunto nuovi effetti cromatici alle pareti.
La zucca è stata scelta come simbolo ricorrente nei ricordi di alcuni Ospiti, originari dei paesi a monte, che hanno raccontano la tradizione della “zucca della paura”, come era chiamata da alcuni di loro.
Nelle narrazioni, nei giorni precedenti la festività di Ognissanti, le zucche venivano svuotate ed intagliate per creare così facce grottesche e paurose che, illuminate all'interno da una candela, venivano poste sul davanzale della finestra di casa. Esse possedevano una funzione positiva e bene augurante e, nonostante l'aspetto poco rassicurante, servivano ad allontanare le paure e fare divertire i bambini.
E loro, infatti, si divertivano e tanto ” …anche se a quei tempi Haulin non lo conosceva nessuno…”
Con i più curiosi, ci siamo documentati sulle origini della tradizione, simile alla nostra, in uso nei paesi anglosassoni, così lontani dalla nostra realtà rurale.
Ispirati dalla ricerca, si è deciso di realizzare un elaborato dedicato alla ricorrenza, con i simboli dei differenti usi e costumi, al celebre motto di “Dolcetto o scherzetto?”
E, tra un racconto e l'altro, nuove creazioni hanno preso forma e con la fantasia del momento, le catenelle ottenute dalle lavorazioni all'uncinetto, svolte da alcune operose signore, sono diventate delle fantastiche ragnatele mentre con del filato di recupero, hanno in mente di realizzare una zucca ma questa volta, dicono, tutta piena!