Il cineforum: un ideale strumento per comunicare
15-11-2022 20:20 - Le nostre news
Il cinema: La “settima arte”
Le smart TV presenti in ogni piano della struttura ed i tablets in dotazione, offrono l'opportunità di visionare films, documentari, cortometraggi, ecc. consentendo così di inserire il Cineforum nel programma delle attività di animazione e socializzazione.
Nella visita guidata, i video filmati sono scelti dagli ospiti stessi.
La visione è preceduta da un'attività di reminescenza ed interventi di sostegno individualizzato volti al recupero di ricordi personali che si fondono con la storia dei films.
La musica, il paesaggio, le inquadrature ed i canoni estetici del tempo, divengono efficaci strumenti di stimolo che favoriscono il superamento di molte difficoltà di comunicazione fra il pubblico di ospiti partecipanti.
Al termine della visione, segue il dibattito con ampie possibilità di scambiare pensieri, dialogare ed aumentare così, l'integrità dell'Io.
La città, il suo territorio, soprattutto le cave sono da sempre “protagonisti” di importanti produzioni cinematografiche, che sono oggetto del cineforum di questo periodo.
Nel 1897, secondo quanto documentato in una ricerca di qualche anno fa, i Fratelli Lumière commissionarono un video ad un loro agente girato a Carrara nella cornice delle cave, per ritrarre la “Ferrovia Marmifera”. Il filmato fu registrato in loc. Fantiscritti.
In città, negli anni 1950/60 sono stati girati gli esterni dei film: “I figli di nessuno” (1951) con Amedeo Nazzari e Yvonne Sanson, campione di incassi dell'epoca, seguito da “L'angelo bianco” (1955), “La strada dei giganti” (1960) con Chelo Alonso.
Gli ospiti ricordano con orgoglio che durante queste produzioni cinematografiche alcuni dei loro familiari o amici, vi hanno partecipato come comparse.
Le smart TV presenti in ogni piano della struttura ed i tablets in dotazione, offrono l'opportunità di visionare films, documentari, cortometraggi, ecc. consentendo così di inserire il Cineforum nel programma delle attività di animazione e socializzazione.
Nella visita guidata, i video filmati sono scelti dagli ospiti stessi.
La visione è preceduta da un'attività di reminescenza ed interventi di sostegno individualizzato volti al recupero di ricordi personali che si fondono con la storia dei films.
La musica, il paesaggio, le inquadrature ed i canoni estetici del tempo, divengono efficaci strumenti di stimolo che favoriscono il superamento di molte difficoltà di comunicazione fra il pubblico di ospiti partecipanti.
Al termine della visione, segue il dibattito con ampie possibilità di scambiare pensieri, dialogare ed aumentare così, l'integrità dell'Io.
La città, il suo territorio, soprattutto le cave sono da sempre “protagonisti” di importanti produzioni cinematografiche, che sono oggetto del cineforum di questo periodo.
Nel 1897, secondo quanto documentato in una ricerca di qualche anno fa, i Fratelli Lumière commissionarono un video ad un loro agente girato a Carrara nella cornice delle cave, per ritrarre la “Ferrovia Marmifera”. Il filmato fu registrato in loc. Fantiscritti.
In città, negli anni 1950/60 sono stati girati gli esterni dei film: “I figli di nessuno” (1951) con Amedeo Nazzari e Yvonne Sanson, campione di incassi dell'epoca, seguito da “L'angelo bianco” (1955), “La strada dei giganti” (1960) con Chelo Alonso.
Gli ospiti ricordano con orgoglio che durante queste produzioni cinematografiche alcuni dei loro familiari o amici, vi hanno partecipato come comparse.
Il laboratorio biografico ha permesso di raccogliere significative testimonianze, con alcuni ospiti, di quanto fosse divertente per loro andare al cinema con la famiglia o gli amici, nelle tante sale cinematografiche della città, di qualche tempo fa:
"...per tutta la settimana facevo i servizi alla nonna e con le 500 lire che mi dava, la domenica andavo al cinema con le mie amichette..."
"...una volta, in estate siamo andate per curiosità al Drive-in vicino alla Caravella..."
Fonte: Animazione