Centro diurno Alzheimer, giochi di movimento e autonomie motorie
03-03-2023 12:38 - Le nostre news
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Attività di movimento, fondamentale nel processo di cura
Fonte: animazione
Giochi con i birilli, con la palla, con il canestro. Attività di movimento in cerchio o attorno a un tavolo. Passeggiate in giardino o negli spazi interni del salone. Qualche passo di ballo, spontaneo o stimolato, mentre canticchiamo le parole di canzoni che ci appartengono. I giochi e le attività di movimento fanno parte del programma di animazione e socializzazione rivolto agli ospiti del Centro diurno Alzheimer e sono finalizzate alla stimolazione e alla percezione delle autonomie motorie, a tracciare una via di comunicazione tramite il linguaggio del corpo, a migliorare il tono dell'umore favorendo socializzazione e divertimento.
Giocare è una cosa seria, ci insegnava Bruno Munari, artista ed educatore e noi ce ne accorgiamo ogni volta che proponiamo un gioco agli ospiti e riceviamo un positivo feedback di impegno e di collaborazione, anche nei casi in cui le capacità cognitive sono molto compromesse.
Semplici giochi, per esempio far canestro nella scatola del colore indicato, abbattere con il lancio di una pallina i birilli posizionati di fronte, aspettare il palloncino e rilanciarlo pronunciando al gruppo il proprio nome, passeggiare chiacchierando, riprodurre le azioni che compie l'operatrice, attivano le capacità ideo-motorie, aiutano a conservare la consapevolezza dello schema corporeo e a mantenere il più a lungo possibile le autonomie nella vita quotidiana. Oni attività è svolta in un contesto dove il fine è enfatizzare il divertimento e non i risultati e accrescere l'autostima dell'ospite proponendo consegne che sia in grado di eseguire, aiutandolo senza sostituirsi a lui e rispettandone la volontà e i tempi di attenzione e di concentrazione.
Giocare è una cosa seria, ci insegnava Bruno Munari, artista ed educatore e noi ce ne accorgiamo ogni volta che proponiamo un gioco agli ospiti e riceviamo un positivo feedback di impegno e di collaborazione, anche nei casi in cui le capacità cognitive sono molto compromesse.
Semplici giochi, per esempio far canestro nella scatola del colore indicato, abbattere con il lancio di una pallina i birilli posizionati di fronte, aspettare il palloncino e rilanciarlo pronunciando al gruppo il proprio nome, passeggiare chiacchierando, riprodurre le azioni che compie l'operatrice, attivano le capacità ideo-motorie, aiutano a conservare la consapevolezza dello schema corporeo e a mantenere il più a lungo possibile le autonomie nella vita quotidiana. Oni attività è svolta in un contesto dove il fine è enfatizzare il divertimento e non i risultati e accrescere l'autostima dell'ospite proponendo consegne che sia in grado di eseguire, aiutandolo senza sostituirsi a lui e rispettandone la volontà e i tempi di attenzione e di concentrazione.
Fonte: animazione